Se ora torni verso Cuvio ti verrà incontro il villaggio di Azzio che,
dicono i vecchi, fu fondato da Acca: la rustica dea, degna d’essere
onorata in un nome tanto gradevole, quivi importò viti tardive.
Sorge nei pressi Orino che diede il nome alla rocca
Giovanni Stefano Cotta (1435 ca.-1525), Descrizione elegiaca della Valcuvia
I versi latini di un feudatario della Valcuvia (nella traduzione italiana curata da Frigerio, Mazza e Pisoni per Verbani Lacus nel 1975) amante della sua terra e della poesia – fu un importante umanista in ambito lombardo – possono essere un’affascinante introduzione dall’alto, come planando dalla famosa Rocca medievale al paese che un tempo dominava e oggi invece conquista il ruolo di personaggio principale. Dai nomi famosi passati alla storia – ma pressoché dimenticati – alla folla anonima che ha fatto la storia, lavorando duramente con le proprie mani, e diventa protagonista collettivo dell’Ecomuseo Pom Pepin presentando strumenti e conquiste della sua civiltà. È un’eredità preziosa quella del mondo contadino, presa in considerazione solo in tempi recenti, la cui importanza, valutata con attenzione e rigore storico – scientifico, aumenta col passare del tempo proponendosi al mondo contemporaneo come prezioso punto di riferimento per una società che abbia veramente a cuore la propria dimensione ecologica.
Gli spazi espositivi dell’Ecomuseo sono denominati cantine.
Il riordino degli spazi espositivi è stato reso possibile dal contributo dei cittadini e del dipendente comunale, che si sono resi disponibili in giornate di lavoro condiviso, spostando carri ed oggetti.