“il Daniele, coi suoi ricordi e le sue conoscenze, è sempre stato un punto di riferimento riguardo ad Orino, una persona di cui fidarsi, di buona compagnia e con il quale si conversava con piacere.” Chi l’ha conosciuto lo ricorda come un uomo mite, educato, pieno di Spirito, di saggi ricordi da condividere e […]
La mela di Orino si presenta di colore giallo, con il caratteristico “bacio” rosso del Sole; ha una polpa bianca, sapore dolce ed è succosa. Si raccoglie in autunno, si conserva per tutto l’inverno. Le piante madri presenti in paese sono di notevoli dimensioni, simbolo della frutticoltura nella tradizione e della melicoltura ad Orino. Nel […]
Le cantine sono gli spazi espositivi dell’Ecomuseo diffuso, dedicati alle testimonianze di cultura materiale. ll primo approccio allo studio della Storia locale della Montagna è avvenuto attraverso la catalogazione, compilando una “Scheda di Inventariazione per Beni Demoetnoantropologici” in uso al Catasto Nazionale per ciascun oggetto, applicando lo stesso metodo scientifico che si utilizza nelle Scienze […]
Il castagno, denominato “l’albero del pane”, non offriva soltanto i propri frutti, ma anche legno come materiale da costruzione, paleria, combustibile; il fogliame come lettiera e foraggio. L’importanza storica del castagno risale al Medio Evo, periodo durante il quale i montanari fondavano un nuovo villaggio solo laddove questo albero poteva crescere vigoroso. Nel corso dei […]
Seguendo l’evoluzione della castanicoltura del Novecento in Lombardia, si possono individuare tre fasi storiche. “L’autunno del patriarca” – dal 1905 al 1950. Con il mutare delle condizioni socioeconomiche, le pratiche agro-forestali sono diminuite ed è cominciata l’emigrazione dei montanari; il castagno è stato contemporaneamente colpito dal mal d’inchiostro. Laddove la castanicoltura si basava sull’autoconsumo e […]
Governare un bosco significa prestare le cure necessarie alla crescita. Il bosco, diversamente dalla foresta, è un ecosistema governato dall’essere umano. Fino al 1975 il governo dei boschi fu a “ceduo matricinato”: al momento del taglio venivano rilasciate un certo numero di piante nate da seme o da polloni meglio conformati per assicurarsi un’adeguata riserva […]
Se ora torni verso Cuvio ti verrà incontro il villaggio di Azzio che, dicono i vecchi, fu fondato da Acca: la rustica dea, degna d’essere onorata in un nome tanto gradevole, quivi importò viti tardive. Sorge nei pressi Orino che diede il nome alla rocca Giovanni Stefano Cotta (1435 ca.-1525), Descrizione elegiaca della Valcuvia I […]
“Ul giog” era formato da una trave di legno sagomata, piana nel terzo centrale – dove con due staffe era appesa la campanella in ferro – e incurvata nei terzi laterali, da cui pendevano due collari di metallo. La sua meccanica d’uso era tanto semplice quanto efficace: una volta posato alla base del collo di […]
La gestione del bosco era regolamentata dall’“uso civico”, un diritto, risalente all’economia feudale del Medioevo che permetteva l’utilizzo collettivo di determinate risorse da parte della comunità anche su terreni privati. Veniva esercitato in varie forme: pascolo, legnatico, erbatico, di caccia e di diversi altri generi. A Orino era applicato un tipo di legnatico che consisteva […]
La legna raccolta nei boschi veniva trasportata presso gli abitati e nei cortili; seguiva la preparazione della legna da ardere e del legname da opera. I tronchi più grandi venivano tagliati con il “resegun”. Per l’esecuzione del lavoro di taglio erano necessarie due persone che, poste alle due estremità della lama, utilizzavano il manico di legno […]
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