“Posto tra il fulvo degli alberi e il luminoso biancore delle betulle in veste invernale, l’imponente sagoma di una pietra glaciale sfuggita all’opera demolitrice degli scalpellini”
Luce Vera Ferrazzi, Valcuvia massi erratici, Macchione, p. 55
Dal pianoro del Pian delle Noci, volgendo lo sguardo al versante della montagna, è possibile scorgere nella faggeta questo masso di grandi dimensioni, adagiato saldamente nella terra.
Il masso è talmente grande da prestarsi all’arrampicata!
E’ costituito da gneiss, roccia metamorfica. Il masso è fortemnte fessurato in senso orizzontale e parzialmente infisso nel terreno. Raggiunge un perimetro di 22 metri e altezza massima di 4.60 m.
Per approfondimenti: La storia geologica di Orino in tre tempi