Seguendo l’evoluzione della castanicoltura del Novecento in Lombardia, si possono individuare tre fasi storiche. “L’autunno del patriarca” – dal 1905 al 1950. Con il mutare delle condizioni socioeconomiche, le pratiche agro-forestali sono diminuite ed è cominciata l’emigrazione dei montanari; il castagno è stato contemporaneamente colpito dal mal d’inchiostro. Laddove la castanicoltura si basava sull’autoconsumo e […]
Governare un bosco significa prestare le cure necessarie alla crescita. Il bosco, diversamente dalla foresta, è un ecosistema governato dall’essere umano. Fino al 1975 il governo dei boschi fu a “ceduo matricinato”: al momento del taglio venivano rilasciate un certo numero di piante nate da seme o da polloni meglio conformati per assicurarsi un’adeguata riserva […]
Se ora torni verso Cuvio ti verrà incontro il villaggio di Azzio che, dicono i vecchi, fu fondato da Acca: la rustica dea, degna d’essere onorata in un nome tanto gradevole, quivi importò viti tardive. Sorge nei pressi Orino che diede il nome alla rocca Giovanni Stefano Cotta (1435 ca.-1525), Descrizione elegiaca della Valcuvia I […]
“Ul giog” era formato da una trave di legno sagomata, piana nel terzo centrale – dove con due staffe era appesa la campanella in ferro – e incurvata nei terzi laterali, da cui pendevano due collari di metallo. La sua meccanica d’uso era tanto semplice quanto efficace: una volta posato alla base del collo di […]
La gestione del bosco era regolamentata dall’“uso civico”, un diritto, risalente all’economia feudale del Medioevo che permetteva l’utilizzo collettivo di determinate risorse da parte della comunità anche su terreni privati. Veniva esercitato in varie forme: pascolo, legnatico, erbatico, di caccia e di diversi altri generi. A Orino era applicato un tipo di legnatico che consisteva […]
La legna raccolta nei boschi veniva trasportata presso gli abitati e nei cortili; seguiva la preparazione della legna da ardere e del legname da opera. I tronchi più grandi venivano tagliati con il “resegun”. Per l’esecuzione del lavoro di taglio erano necessarie due persone che, poste alle due estremità della lama, utilizzavano il manico di legno […]
La “svizzera da montagna”, chiamata schelcia, era uno strumento di legno costituito da: manoch, do travers, quater pioli e i brià; ovvero: manici, due traverse, quattro pioli e due pattini. Venivano posizionate su traverse e pioli delle fascine per fare da base e sopra queste caricata la legna. In salita veniva trascinata, mentre in discesa […]
L’Arte dei muretti a secco riguarda il saper fare costruzioni in pietra accatastando le pietre una sopra l’altra senza usare altri materiali se non, a volte, la terra secca. I muretti a secco, utilizzati per l’allevamento, l’agricoltura o come abitazioni e diffusi in molte aree rurali, soprattutto nei terreni scoscesi, hanno modellato molti paesaggi testimoniando metodi e pratiche […]
L’esperienza dell’Ecomuseo Pom Pepin (dal nome delle mele caratteristiche di Orino, coltivate fin dal 1700) è stata avviata nel 2015 da un gruppo di volontari del paese, coordinati dal sindaco Cesare Giuseppe Moia. Alle testimonianze di cultura materiale, donate da cittadini del borgo e paesi limitrofi, sono stati dedicati quattro spazi espositivi denominati “cantine”, con […]
Erano i lavatoi frequenti ora spariti o trascurati con le vasche e l’acqua corrente per i risciacqui. E quando ne trovi uno chiudi gli occhi per rivedere la schiuma e le mani rosse col canto sul tonfo dei panni. Michele Prenna Le fontane, erano un mezzo per l’approvvigionamento pubblico dell’acqua, ma anche luogo d’incontro. […]